Produzione della pasta fresca, curiosità sui formati

La produzione della pasta fresca tradizionale fatta in casa è l’anima della tradizione popolare: un piatto povero fatto con un semplice impasto di farina, acqua e sale. Si cuoce in abbondante acqua salata e può essere abbinata a molteplici condimenti.

In Italia durante l’estate vengono organizzate sagre in tutte le regioni italiane per magnificare questo alimento e i suoi formati.  La pasta  fresca si presta ad ogni tipo di preparazione. La grande famiglia della pasta comprende svariati formati e ognuno è legato a una regione o a una storia.

Lo sapete che le orecchiette sono tipiche della Puglia e Basilicata? Si chiamano “orecchiette” perché sembrano proprio piccole orecchie più o meno grandi quanto un pollice e la ricetta regionale più conosciuta è quella che le vede sposate con le cime di rapa, anche se sono molto usate anche col sugo di pomodoro, con ricotta o mozzarella.

pasta frescaUn tipo di pasta fresca allungata e sottile della cucina ligure sono le trofie che le donne preparavano in casa per i giorni di festa e il nome sembra derivi dal movimento dello “strofinare” necessario per dar loro la forma. Nella versione locale si sposano benissimo con il pesto genovese, il tipico fatto con aglio basilico e formaggio.

Esiste anche un tipo diverso, impastato con farina di castagne  il cui gusto è dolce  e  mischiato con le trofie  regala un gusto più delicato al piatto. Un formato di pasta fresca napoletano con una forma più o meno uguale ai conosciutissimi maccheroni sono i paccheri.

Il termine significa “schiaffo” dato a mano aperta. In genere viene accompagnato da sughi di ricotta con il ragù ma anche con  prodotti a base di mare. Sono una delizia allo scoglio con frutti di mare e molluschi.

Una pasta tipica del centro e del nord d’Italia sono, invece, le tagliatelle. Il nome deriva dal verbo “tagliare” dal momento che si ottengono tagliando la pasta in sfoglia sottile a striscioline. E’ un piatto della tradizione culinaria Italiana spesso in tavola nei giorni di festa.

In Emilia-Romagna condimento obbligatorio da abbinare e conosciuto in ogni angolo del mondo è il ragù alla bolognese. Tuttavia, si condiscono anche con sugo di pomodoro, funghi di bosco, tartufi e frutti di mare. Una variante sono le tagliatelle verdi, fatte con lo stesso impasto e con l’aggiunta di spinaci o bietola.